Cos'è successo e dove siamo arrivati: Una breve storia del DRM

The following blog post is by FSF fall intern Leonardo Vignini. To read it in English, go to https://www.defectivebydesign.org/blog/what_has_happened_and_where_weve_come_short_history_drm.

La lotta della Free Software Foundation (FSF) contro i sistemi digitali di restrizione dei diritti (DRM) dura ormai da molti anni, attraverso sforzi che hanno portato a vittorie e alcune azioni che hanno indebolito le catene del DRM o le hanno addirittura spezzate. Dal 2006, le attività anti-DRM della FSF sono state organizzate nella campagna Defective by Design (DBD). Se vogliamo vincere la battaglia contro il DRM, è importante avere sempre più persone dalla nostra parte. Per fare ciò è importante far crescere la consapevolezza nelle persone riguardo i pericoli che genera il DRM per la nostra privacy e la nostra libertà.

La memoria del passato è importante sia per chi si approccia per la prima volta a questo problema e a malapena sa che cos’è il DRM, sia per chi da anni lo combatte, giacché il ricordo permette di capire meglio il futuro.

Sono già state tracciate delle linee del tempo, che ricostruiscono la storia della campagna Defective By Design. Quello che si fa ora è invece tratteggiare una breve storia non solo della nostra campagna, ma anche del DRM stesso, soffermandosi su quelli che sono stati gli avvenimenti più importanti in questa storia, che ha ormai più di vent’anni.

Prima di iniziare, i novizi di Defective By Design potrebbero trovare utile ripassare che cos’è il DRM.

2062: Il diritto di leggere

Il primo avvenimento che è importante ricordare è l’inizio della Rivolta di Tycho, iniziata nel 2062. Quell’anno gli abitanti di Luna iniziarono una guerra contro l'APS, l'Autorità di Protezione del Software. Chi ben ricorda uno degli obiettivi centrali della rivolta era il diritto universale a leggere. Ovviamente non siamo impazziti. Facciamo semplicemente riferimento a una novella scritta da Richard M. Stallman nel 1997, chiamata Il diritto di leggere.

La storia, ambientata nel futuro, racconta di due giovani innamorati Dan e Lissa, che decidono di diventare dei ribelli poiché nel mondo in cui vivono la cultura non è libera. I libri digitali sono protetti da tecnologie per monitorare il copyright che impediscono il loro prestito e che li rendono estremamente costosi. Stallman espone una delle prime argomentazioni contro il DRM, ritraendo una società futura in cui esso ha completamente soggiogato le persone. Abbiamo definito questa società “distopica,” ma come vedremo più avanti quella che era solo fantasia si è spesso tramutata in realtà.

1998: Digital Millennium Copyright Act

Nel 1998 è entrato in vigore negli Stati Uniti il Digital Millennium Copyright Act (DMCA). La sezione 1201 di questa legge è una direttiva severa e ampiamente criticata il cui scopo dovrebbe essere la protezione del diritto d'autore. Tuttavia la direttiva non protegge gli utenti, ma le società. Essa impone sanzioni contro coloro i quali producono tecnologie per eludere i sistemi digitali utilizzati per controllare le opere protette da copyright e chi condivide queste tecnologie è criminalizzato.

Questa legge non protegge i diritti d’autore, dal momento che il DRM è un sistema di controllo e non "protegge" niente.

2001: Information Society Directive

Il DMCA è diventato un modello in Europa, dove il 22 maggio del 2001 venne approvata la direttiva europea sul copyright. Anch’essa, come il DMCA, si scaglia a favore del DRM, prevedendo un’adeguata protezione contro chi cerca di eludere misure tecnologiche di “protezione” sulle opere protette da copyright.

2006: Nasce Defective By Design

La FSF si è schierata contro il DRM già dagli anni ‘90. Nel 2006 nasce Defective By Design, una campagna completa che raccoglie in un unico luogo risorse anti-DRM e opportunità di azione individuale. Questa è diventa un contributo che educa le persone riguardo i rischi legati agli strumenti di controllo digitale e coalizza una comunità. Inoltre sono state create iniziative per coinvolgere le persone come la guida per vivere liberi dal DRM, una pagina che propone editori, rivenditori e servizi di distribuzione di libri, audio e video che non implementano il DRM nei loro prodotti.

Un’altra iniziativa fondamentale è il Giorno Internazionale contro il DRM, un giorno di protesta annuale in cui tutte le persone che credono in un mondo senza strumenti di controllo digitale possono unirsi spiritualmente e fisicamente per far sentire la loro voce.

2006-2008: Steve Jobs e Bill Gates sembrano unirsi alla causa

Bisogna subito chiarire che l’opposizione al DRM non è una prerogativa delle persone connesse al movimento del software libero. Negli anni infatti le critiche sono venute da tutte le parti. E quindi si possono trovare in rete discorsi contro le restrizioni digitali da parte di sviluppatori di videogiochi o servizi di vendita di musica digitale.

Può sembrare strano, ma tra il 2006 e il 2008 anche Bill Gates e Steve Jobs sembravano aver assunto posizioni contrarie al DRM. Il primo durante un incontro nel 2006 dichiarò che ci sono “enormi problemi” con il DRM, il secondo nel 2008 in una lettera aperta propose addirittura di “abolite completamente il DRM”.

Come è immaginabile queste parole rimasero tali. Oggi la lettera aperta di Jobs è completamente scomparsa dal sito Web di Apple. Inoltre, nello stesso anno, è nato l'App Store di Apple per iPhone e iPod Touch e tutte le applicazioni scaricabili hanno implementato il DRM.

2007: GPLv3

Nel 2007 è stata rilasciata l’ultima versione della GNU General Public License, la GPLv3. Questa licenza tiene conto delle restrizioni digitali e delle leggi che le proteggono. La licenza protegge dalle persone che utilizzano il software libero solo per negare agli altri le libertà che esso porta con sé attraverso un processo noto come "Tivoization". Al contrario, la licenza permette agli utenti di modificare il software libero già presente sul proprio dispositivo e, se essi lo desiderano, di installarne di nuovo. In aggiunta, la sezione 3 della licenza chiarisce che il DRM può essere implementato in un software rilasciato sotto licenza GPLv3, ma tuttavia non viene considerato illegale rompere quel DRM e condividere il programma in grado di farlo. In questo modo la GPLv3 segna un atto di sfida perfetto ed efficace verso il DMCA e tutte le leggi ad esso simili.

2009: Amazon cancella migliaia di copie di 1984

Questo è forse l’aneddoto più famoso legato alla storia del DRM. Sono in molti ad aver conosciuto questo strumento dopo quel avvenimento estremamente inquietante, che ha dimostrato come mai tutte le paure legate al DRM erano di fatto fondate.

Nel 2009 Amazon ha cancellato migliaia di copie del libro 1984 di George Orwell dagli Amazon Kindle, poiché non erano state autorizzate. Se si fa il paragone con un libro stampato, ci si rende subito contro che in qualche modo stiamo vivendo in una società che ha molto in comune con quella descritta da Orwell. Infatti, è come se dopo aver acquistato un libro stampato, all’improvviso qualcuno entrasse nelle nostre case e lo riprendesse, senza possibilità alcuna di opporsi. Com’è possibile che questo sia accaduto? Tre lettere: DRM.

Il fatto che sia proprio il libro simbolo della libertà e della lotta contro il controllo da parte della tecnologia ad essere il soggetto di questa storia è incredibilmente ironico.

2013: Cancel Netflix

Netflix nel 2010 ha iniziato lo streaming di contenuti video, il servizio che l’ha reso il gigante che è oggi. Netflix continua a porsi come uno degli antagonisti principali della campagna Defective By Design. Infatti, la compagnia non solo implementa il DRM nel suo servizio di streaming, ma ha anche promosso l’introduzione di una specifica (Encrypted Media Extensions, se ne parlerà più avanti) che ha permesso l’utilizzo di video con DRM nei browser. Per contrastare tutto questo è nata la campagna Cancel Netflix, con l’obiettivo di informare le persone e permettere loro di prendere posizione con azioni concrete.

2015: DRM nei servizi di streaming

Alcuni dei disservizi in cui il DRM è maggiormente implementato sono i servizi di streaming musicale, tra i quali il più famoso è Spotify. Nel 2015 questi servizi erano ormai utilizzati largamente dalle persone, quindi Defective By Design -- attraverso una serie di articoli -- ha iniziato a ricordare spesso alle persone i pericoli che si annidano in questi servizi a causa dell’utilizzo del DRM. Questi contributi possono essere letti sul nostro blog o unendosi alla nostra action alert email list.

2017: Il World Wide Web Consortium (W3C) dà il via libera al DRM per il Web

Encrypted Media Extensions (EME), che abbiamo già menzionato, è una specifica che consente a HTML5 video, lo standard per la riproduzione di filmati nel Web, di riprodurre contenuti protetti da DRM direttamente, quindi senza che intervengano servizi di terze parti che lo facciano. EME è sostanzialmente ciò che permette che i video protetti da DRM siano una standard nel Web. L’introduzione di EME come specifica standard è un grande rischio per la privacy degli utenti nel luogo che dovrebbe essere libero per eccellenza, ovvero il Web.

Oltre alla FSF anche altre organizzazioni come la EFF hanno cercato di dissuadere la W3C -- l’ente che stabilisce gli standard tecnici del Web -- ad approvare EME. Sfortunatamente nel 2017 EME è stato introdotto rendendo il DRM una standard del Web e sancendo la vittoria di multinazionali come Netflix. Microsoft, Google e Apple.

2019-2020: La lotta continua

Nel 2019 un’altra volta ci è stato ricordato che il DRM è uno sturmento di controllo dai risvolti inquietanti. Nel giungo del 2019 Microsoft ha chiuso il suo store di ebook e ha cancellato tutti gli ebook lì acquistati. Come nel 2009 con 1984 di Orwell anche in questo caso un prodotto legittimamente acquistato è stato completamente eliminato senza che ci si possa opporre. Migliaia di libri sono stati virtualmente bruciati.

Nel 2020 a ricordarci che la guerra contro il DRM è ancora accesa e purtroppo ancora lunga è l’uscita di Disney+, che come è prevedibile utilizza DRM.

Ma non ci sono solo cattive notizie. Infatti, DBD sta crescendo, e ogni giorno nuove persone e organizzazioni si uniscono al movimento. Anche la Giornata internazionale contro il DRM cresce sempre di più. Ogni anno, grazie alla nostra campagna, la consapevolezza cresce, ma abbiamo ancora bisogno di aiuto. Ci sono molte cose che si possono fare per sostenere la causa: si può smettere di usare il DRM, continuare ad essere informati e condividere quello che stiamo facendo con altre persone. Per essere più coinvolti, è possibile fare una donazione alla campagna Defective By Design. Le donazioni sono il modo più importante per aiutare la campagna a continuare a combattere il DRM.

Ovviamente, in questa linea del tempo non sono riportati tutti gli eventi importanti connessi al DRM. Abbiamo cercato di sottolineare quali sono stati i principali avvenimenti e quali sono gli antagonisti, per aiutare il lettore a capire i concetti più importanti. È stato mostrato anche il lavoro che abbiamo fatto negli anni per combattere il DRM. La speranza è che attraverso questo articolo, anche un nuovo lettore possa capire cosa sia in gioco in questo movimento e che quindi lui o lei si unisca alla causa.

L'obiettivo resta sempre lo stesso: vedere in futuro (speriamo non troppo lontano) le notizie del giorno che riportano la definitiva abolizione del DRM e, di conseguenza, il fatto che la libertà è finalmente nelle mani degli utenti.

Restate liberi, Leonardo Luca Vignini